L’European Innovation Festival — “The Dawn of superintelligence” è stato un evento organizzato da Fast Company e sponsorizzato da Gucci, ospitato nella sua sede centrale di Milano.
L’evento poneva alcune domande fondamentali sul futuro di una società in cui l’integrazione di macchine intelligenti diventa sempre più dominante. Questi temi urgenti venivano discussi con innovatori, storici, comunicatori, accademici e artisti durante un evento di tre giorni aperto al pubblico.
La richiesta originale consisteva nel ricercare tecnologie AI innovative e metterle in mostra durante il festival. Attraverso un’intensa collaborazione, Gucci e H-FARM hanno disegnato un nuovo e completo concept che esplorava e presentava le tecnologie AI sotto una nuova luce.
Considerato che le macchine stanno acquisendo la capacità di apprendere e percepire le emozioni umane, i computer saranno presto in grado di simulare il funzionamento di un cervello umano. In un prossimo futuro, la superintelligenza artificiale potrebbe diventare di gran lunga intellettivamente più capace e versatile di quella umana.
Tuttavia, i sensi e le emozioni costituiscono un limite invalicabile, un confine che separa il genere umano dalle macchine intelligenti, incapaci di sperimentare l’intera gamma delle sensazioni dell’uomo.
Il concept messo a punto si chiamava SENSORIUM e consisteva in un’indagine emozionale sui confini tra intelligenza artificiale ed emozioni umane. Un viaggio nel regno dei Supersensi.
Sensorium era uno spazio interattivo composto da sei installazioni, ciascuna dedicata a una specifica emozione: AMORE, EMPATIA, DEJA VU, PAURA, ECCITAZIONE, STUPORE. Le installazioni sono state ideate insieme ad artisti e startup selezionate con lo scopo di mostrare come la tecnologia intelligente può misurare o amplificare i nostri sensi.
Sensorium esplorava le profondità dell’apparato sensoriale umano, mettendo alla prova le funzioni intellettive e cognitive. All’interno di una camera emozionale buia e ipnotica, i partecipanti potevano sperimentare ed esplorare diverse aree, svolgendo delle azioni o semplicemente venendo esposte a vari stimoli attraverso l’uso di tecnologie avanzate.
Mentre il festival era incentrato sulle macchine superintelligenti, Sensorium poneva l’accento sugli elementi che distinguono l’uomo dalla macchina. Quindi, le emozioni.
Per sviluppare il concept, abbiamo iniziato a ricercare e identificare delle fonti d’ispirazione. Volevamo sfidare i confini delle nostre capacità emozionali e trovare dei punti di contatto rilevanti in grado di trasformare queste linee sottili in espressioni spettacolari dei confini stessi.
Grazie alla collaborazione con alcune startup e una società di produzione, abbiamo progettato un’esposizione immersiva e interattiva di 600 m2 prendendo a prestito dei riferimenti simbolici dall’antica letteratura alchimistica e dalla nomenclatura chimica.
Ciascun Supersenso possedeva una propria simbologia basata su forme alchimistiche (il Triangolo, la Linea e il Cerchio); l’obiettivo era quello di infondere la sensazione di un apparato para-scientifico.
Durante l’evento oltre 400 persone hanno visitato l’esposizione e hanno sperimentato le installazioni interattive. Trovare un modo alternativo per mettere in mostra la tecnologia ha messo alla prova non solo la nostra creatività, ma anche la nostra capacità di interpretare le applicazioni in modo diverso.