I dati sono una risorsa preziosa per l’economia digitale, ma spesso viene prestata poca attenzione a come vengono generati e raccolti. La metodologia applicata, la capacità di generare dati significativi, la selezione delle fonti e la sintesi dei dati stessi sono tutti passi fondamentali per gettare le giuste basi progettuali. Non solo crediamo nel potere dei dati, ma pensiamo che sapere dove e come raccoglierli sia importante per generare soluzioni accurate. Osservazioni, raccolte di casi studio, analisi testuali o visive e interviste sono solo alcuni dei metodi di ricerca qualitativi e quantitativi che applichiamo.

L’interpretazione dei fenomeni e la generazione di soluzioni richiede una comprensione e una mappatura onnicomprensiva dei cambiamenti in atto, a partire dall’analisi dei dati. Il sensemaking, processo di creazione di senso, permette alle organizzazioni e ai leader di leggere ciò che sta accadendo nel loro contesto, facilitando altre attività strategiche come l’immaginazione, la pianificazione e la verifica delle idee. Nel mezzo di una profonda trasformazione globale, abbiamo sviluppato la capacità di muoverci tra euristica e algoritmo, intuizione e logica, analisi induttiva e deduttiva, cercando e fornendo continuamente evidenze per progettare scenari futuri.

In mercati in rapido movimento, caratterizzati da una concorrenza feroce ed imprevedibile, per progettare il cambiamento è necessario saper coniugare dati reali con una prospettiva visionaria. Abbiamo progettato un processo in cui le esigenze dei clienti vengono analizzate per produrre evidenze rilevanti che possono poi essere convertite, attraverso un esercizio di envisioning, in una narrazione efficace e in scenari tangibili che si concentrano su nuove offerte e soluzioni innovative.